40 anni, una seconda adolescenza, si dice, ma anche una tappa importante, un momento nel quale viene quasi naturale e fisiologico fare il punto della situazione, un piccolo bilancio.
Se la Corale Verdi fosse una persona, forse sarebbe in procinto di scrivere “I miei primi 40 anni” e sicuramente ne scaturirebbe un racconto avventuroso, ricco di aneddoti divertenti, soddisfazioni, sorrisi, persone incontrate e persone salutate, il tutto condito e ben saldamente tenuto insieme dal fil-rouge della musica e degli innumerevoli brani che hanno costellato la sua storia.
Ed è così che brani come “Il grillo” o “La pulce d’acqua” diventano la colonna sonora di serate spensierate o “Il Tourdion” il sottofondo musicale di momenti passati a cucinare per la Festa della Castagna nella Cantina della Corale.
Ma anche, stranamente direi, il brano “Annie Laurie”, che per molti non avrà molto senso, ma che diventa preludio del periodo natalizio.
In questi 40 anni la Corale ha attraversato diverse fasi, proprio come succede nella vita di tutti noi e queste fasi sono sicuramente scandite dal susseguirsi dei diversi Maestri che hanno lasciato la loro impronta forgiando la “personalità” attuale della Corale.
La Corale inizia il suo percorso con la guida del Maestro Vito Secondi, con la sua passione per i canoni fondamentali della musica polifonica e i classici che sapeva insegnare con passione.Talvolta poteva sembrare un po’ severo ma questa severità era totalmente volta al miglioramento e alla crescita dei suoi Coristi in ambito musicale. Con lui i Coristi hanno appreso l’arte del saper cantare insieme, mettendosi alla prova anche con brani sfidanti come per esempio il brano “O Signore, dal tetto natio” da I Lombardi alla prima crociata di G. Verdi o ancora il brano sacro “Locus iste!” di Bruckner.
Ed ecco che dopo il M° Secondi, arriva il M° Stefano Pioli, con la sua capacità di riprendere gli insegnamenti del Maestro che l’ha preceduto, ripercorrerli con un buon ripasso e aggiungendo quel tocco in più, inserendo nel repertorio della Corale brani più moderni come quelli legati alla tradizione Gospel e Spiritural (Amazing Grace, Go tell it on the mountain) ma anche al folklore del nostro Bel Paese. (Funiculì funiculà, Arcidosso 1949).
Anche lui dal temperamento dolce ma deciso ha saputo dare una spinta nella crescita della Corale sia dei singoli componenti che dell’intero repertorio.
Dopo il Maestro Stefano Pioli, ecco che si vive un vero e proprio salto quantico con il Maestro Massimo Muratori.
Un modo tutto nuovo di pensare alla Corale, non dimenticando i fondamentali così ben appresi e ormai sedimentati, con il suo modo circolare di dirigere la Corale e con la convinzione che ormai i Coristi fossero assolutamente in grado di seguirlo in peripezie musicali. Con lui la Corale ha visto l’introduzione di brani appartenenti alla musica moderna e ad una prima versione embrionale dello spettacolo “ La buona Novella”, oggi parte integrante del repertorio.
Negli anni di conduzione del M° Muratori, la Corale ha avuto modo di vivere appuntamenti indimenticabili come la collaborazione con la prestigiosa Chernivetsk Philarmony Symphonic di Lviv (Ucraina) sotto la direzione del M° Ugo Maccari, ma anche la partecipazione al Ravenna Festival del M° Muti, a Prato in collaborazione con altre formazioni proponendo L’inno del Pantheon di Cherubini sotto la direzione del M° Alessio Stabile e le numerose collaborazioni con il Coro e l’Amministrazione di Montepulciano, una tra tutte la partecipazione al Viva V.E.R.D.I., evento in commemorazione del bicentenario della nascita del famoso musicista e compositore. Da non dimenticare gli scambi interculturali tra Cori, uno tra tutti l’indimenticabile esperienza con la Corale di Naumburg.
Et voilà si arriva a ciò che è la Corale oggi, l’ingresso del nuovo Direttore Enrico Rinnoci, avvenuta solo nel recente 2018, ha portato la Corale a sperimentare strade nuove, dove il classico e il moderno si fondono ma dove è possibile anche lasciarsi andare a sperimentazioni talvolta in apparenza bislacche. Il tutto ha dato vita ad un vero e proprio carattere e stile che contraddistingue la Corale Verdi e la rende speciale e unica nel panorama delle Corali attualmente attive sul territorio.
Una 40enne particolare la nostra Corale, alla quale tutti noi riserviamo un angolino del nostro cuore. Proprio in questa tappa così importante vogliamo festeggiarla e festeggiare tutti insieme proprio in stile Corale Verdi con quel carattere che i Maestri che si sono susseguiti hanno così ben forgiato, sempre all’insegna della musica, del canto, dell’allegria ma anche ovviamente del buon cibo, del buon vino e della bellissima compagnia.